Mercato Azionario

Walmart: l’azienda più grande al mondo per fatturato

9 gennaio 2023

Hai mai sentito parlare di Walmart?

Walmart è una delle più grandi catene di negozi al dettaglio al mondo, con oltre 10.500 punti vendita in 27 paesi. Fondata nel 1962 dal leggendario imprenditore Samuel “Sam” Walton, Walmart ha iniziato come piccola catena di negozi di discount in Arkansas, negli Stati Uniti. Walton aveva l’obiettivo di fornire ai clienti prodotti di qualità a prezzi bassi, e per raggiungere questo obiettivo, ha sviluppato un modello di distribuzione efficiente che gli ha permesso di ottenere prezzi di acquisto più bassi dai fornitori. Nel corso degli anni, Walmart ha espanso la sua presenza a livello nazionale e internazionale, diventando una delle aziende più grandi e influenti del mondo. Oggi, Walmart offre una vasta gamma di prodotti, dall’abbigliamento all’elettronica, ai prodotti alimentari e alle forniture per la casa, ed è riconosciuta dai consumatori per i suoi prezzi bassi e per l’ampia varietà di prodotti offerti nella sua rete capillare di negozi.

Uno dei segreti del successo di Walmart è la sua capacità di adattarsi alle esigenze dei consumatori e di innovare continuamente. Negli ultimi anni, ad esempio, l’azienda ha ampliato la sua presenza online e ha introdotto nuove iniziative come il servizio di consegna a domicilio e il ritiro della spesa in negozio.

Walmart è una delle aziende più importanti e influenti al mondo, con una storia di successo costruita sulla capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di innovare continuamente. Oggi i figli di Sam Walton, Alice, Rob e Jim hanno ciascuno un patrimonio di oltre $60 miliardi e sono tra le 20 persone più ricche al mondo.

Per aver portato avanti l’espansione di Walmart, Sam Walton è considerato uno dei migliori imprenditori di tutti i tempi, avendo trasformato un piccolo negozio in una delle più grandi catene di rivendita al dettaglio del mondo. Ecco tre dei principi chiave che lo hanno portato al successo:

  1. Focalizzazione sul cliente: Sam Walton comprendeva l’importanza di soddisfare le esigenze dei clienti e ha fatto tutto il possibile per renderli soddisfatti. Ha adottato una politica di prezzi bassi per attirare i clienti, offrendo prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Inoltre, ha creato un ambiente di acquisto piacevole e conveniente, rendendo Walmart una destinazione di shopping di prima scelta per molte persone.
  2. Innovazione continua: Sam Walton non si è mai accontentato del successo ottenuto e ha sempre cercato nuove opportunità per espandere il suo business. Ha introdotto il concetto di “succursali di vendita” in cui i negozi Walmart erano situati in luoghi fuori dalle città, rendendo più facile per i clienti fare acquisti in grandi quantità. Ha anche introdotto la vendita di prodotti a marchio proprio, che gli ha permesso di offrire prezzi ancora più bassi ai clienti. Walmart è stata anche una delle prime società, svariati decenni fa, a dotarsi di un proprio sistema informatizzato per la gestione degli ordini.
  3. Valorizzazione del personale: Sam Walton ha sempre creduto che il personale fosse la chiave del successo di un’azienda e ha fatto del suo meglio per motivare e coinvolgere i suoi dipendenti. Ha istituito programmi di formazione e sviluppo per aiutare i suoi dipendenti a crescere professionalmente e ha anche offerto benefici come assicurazione sanitaria e formazione per incoraggiarli a rimanere con l’azienda nel lungo periodo. Walton si rivolgeva ai propri dipendenti come “associati”.

Walmart è una delle società più grandi e importanti al mondo, con un fatturato annuale di $573 miliardi nell’anno fiscale 2022 e $559 miliardi nel 2021, che la rende la società con ricavi maggiori al mondo. I ricavi nei 12 mesi terminati ad ottobre 2022 hanno per la prima volta superato la soglia di $600 miliardi. Per farsi un’idea (anche se le due misure sono diverse e teoricamente non comparabili), questa somma è maggiore del PIL del Belgio nel 2021. La maggior parte di questi ricavi (circa l’80%,), viene generata negli Stati Uniti. Al secondo posto troviamo Amazon, la società di e-commerce e cloud che, a quanto si prevede, è destinata a superare i ricavi di Walmart nei prossimi anni, grazie alla sua crescita maggiore. Walmart impiega circa 2,30 milioni di dipendenti, il che la rende uno dei più grandi datori di lavoro privati al mondo. Negli USA, è al primo posto per numero di dipendenti, seguita da Amazon, Home Depot e FedEx. La società ha naturalmente una presenza significativa negli Stati Uniti, ma è anche un importante fornitore di lavoro in Canada, il Regno Unito, Messico o Cile. Il valore del marchio Walmart è stato stimato in più di $100 miliardi.

Investire in società conservative potrebbe essere una buona scelta per il tuo portafoglio per diverse ragioni. Innanzitutto, è importante notare che le società conservative sono solitamente società a bassa volatilità, il che significa che i loro prezzi azionari tendono a muoversi di meno rispetto al mercato. Ciò può essere un vantaggio per gli investitori che cercano stabilità e prevedibilità nel loro portafoglio.

Un modo per misurare la volatilità di una società è utilizzare il beta. Il beta misura la sensibilità del prezzo di una società rispetto ai movimenti del mercato. Un beta di 1 indica che il prezzo della società segue il mercato, mentre un beta inferiore a 1 indica che il prezzo della società è meno volatile rispetto al mercato. Le società conservative tendono ad avere beta inferiori a 1, il che significa che i loro prezzi azionari sono meno soggetti a forti oscillazioni rispetto al mercato nel suo complesso. Il beta di Walmart (misurato con le variazioni di prezzo mensili degli ultimi 5 anni) è pari a circa 0,50, il che indica che Walmart subisce movimenti di prezzi tipici delle società più “conservative” e stabili.

Le società conservative possono essere trovate in diversi settori, come il cibo, i prodotti per la casa e i supermercati, come Walmart. Altri esempi di società conservative potrebbero includere società del settore dell’energia, dell’acqua e delle utilities. Un indice conservativo e stabile sotto questo punto di vista è l’MSCI World Consumer Staples, che contiene più di 100 società da 23 Paesi in ambito alimentare, dei prodotti per la casa e di altri settori, e che tra le sue componenti annovera, oltre a Walmart, anche Unilever, Costco, Nestlè e P&G.

Walmart è una società unica che presenta numerosi vantaggi dal punto di vista del business. La sua enorme dimensione, con negozi in 27 Paesi, le permette di ottenere sconti sulla merce dai fornitori e di trasmettere questi risparmi ai consumatori sotto forma di prezzi più bassi. Inoltre, Walmart beneficia delle economie di scala, il che significa che può produrre e distribuire i suoi prodotti a costi inferiori rispetto ai concorrenti più piccoli. La società ha anche una presenza globale, il che le permette di trarre vantaggio dalle opportunità di crescita in tutto il mondo e di diversificare i suoi rischi attraverso il suo business globale. Nel corso degli anni, Walmart ha effettuato diverse acquisizioni per espandere la sua presenza globale e diversificare il suo business. Nel FY 2022 ha fatturato oltre $100 miliardi al di fuori degli USA e in particolare in Messico, Canada, Cina e Regno Unito. Ad esempio, Nel 2011, Walmart ha acquisito Massmart, una catena di grandi magazzini sudafricana, entrando nel mercato sudafricano e diventare uno dei principali attori del settore della grande distribuzione in Africa. Nel 2018, ha acquisito Flipkart, una piattaforma di e-commerce indiana, per $16 miliardi. Questa acquisizione ha permesso a Walmart di espandere la sua presenza in India e di competere con Amazon nel mercato dell’e-commerce globale. Walmart ha effettuato anche altre acquisizioni minori in tutto il mondo per diversificare il suo business e sfruttare le opportunità di crescita.

Walmart presenta anche diversi svantaggi. Uno di questi è la concorrenza, sia da parte di altre catene di supermercati come Costco, Ahold Delhaize o Publix, che di aziende di commercio online come Amazon. Ciò può rendere difficile per Walmart mantenere la sua elevata quota di mercato e crescere in modo significativo. Inoltre, Walmart è stata criticata per il suo impegno nei confronti della sostenibilità e dell’impatto ambientale del suo business. Ad esempio, la società è stata accusata di promuovere l’utilizzo eccessivo di plastica e di avere pratiche di produzione poco sostenibili. Questo può essere un rischio per il business a lungo termine se i consumatori (e i fondi di investimento) diventano sempre più sensibili alle questioni ambientali. Secondo la società di ricerca per gli investimenti sostenibili Sustainalytics, Walmart presenta un ESG Risk Rating di circa 25 punti, con un livello di rischio “medio”.

Inoltre, Walmart è stata coinvolta in numerose controversie legali, come ad esempio quelle relative al trattamento dei dipendenti e all’impatto dei suoi punti vendita sui piccoli commercianti locali. Queste controversie possono avere un impatto negativo sulla reputazione della società e sulla sua attività. In ogni caso, negli ultimi anni Walmart ha fatto uno sforzo significativo per diventare più sostenibile, in particolare attraverso l’adozione di pratiche di distribuzione locale responsabili e l’investimento in fonti di energia rinnovabile.

Vediamo più nello specifico la situazione di Walmart dal punto di vista finanziario. Nel grafico possiamo osservare la crescita dei ricavi e degli EPS di Walmart dall’anno fiscale 2009 al 2022. Mediamente, l’aumento del fatturato anno dopo anno in questo periodo di tempo è stato del 2,74%, un numero sicuramente basso che indica non solo la tipologia di business di Walmart (cioè la vendita al dettaglio, un settore stabile che non vede picchi e cali importanti), ma soprattutto il suo ciclo di vita. Walmart è infatti una società decisamente matura con decenni di storia alle spalle e si trova in una posizione competitiva già ben consolidata. Ciononostante, lo spazio di espansione non manca: dal punto di vista del numero dei negozi, Walmart ha oggi oltre 3.000 punti vendita in più rispetto al 2008 (anche se dal 2018 sono stati chiusi oltre 1.000 negozi).

Per quanto riguarda gli utili, il profitto netto di Walmart è generalmente cresciuto nel corso degli ultimi dieci anni, con alcuni picchi e cali. Ad esempio, il profitto netto è aumentato significativamente nel 2011 e nel 2013 (ci riferiamo all’anno fiscale) ma è diminuito nel 2016, 2018 e nel 2019. Nell’anno fiscale 2020, il profitto netto è aumentato in modo significativo rispetto agli anni precedenti (con un +123% rispetto al 2019). Nel 2021 e nel 2022, il profitto netto è rimasto piuttosto stabile, con un leggero aumento nel 2022. Nei 12 mesi terminati ad ottobre 2022, il profitto netto totale di Walmart si è attestato intorno a $9 miliardi, rispetto ai $600 di fatturato (1,50% di margine netto).

Per sostenere il prezzo delle azioni, Walmart ha portato avanti un’intensa campagna di riacquisto di azioni proprie negli ultimi anni, portando il numero totale di azioni in circolazione da quasi 4 miliardi nel 2009 a circa 2,70 miliardi nel 2022, con una riduzione complessiva di oltre il 30%. Lo share buyback (acquisto di azioni proprie) può avere diversi vantaggi per Walmart. Innanzitutto, può aumentare il valore delle azioni rimanenti per gli azionisti, poiché riduce il numero di azioni in circolazione e quindi aumenta il rapporto tra il profitto netto e il numero di azioni. Inoltre, lo share buyback può essere utilizzato come mezzo per distribuire il flusso di cassa disponibile agli azionisti, soprattutto quando la società non ha opportunità di investimento a breve termine attraenti. Tuttavia, è importante notare che lo share buyback può anche essere visto come segno di mancanza di opportunità di crescita o di un uso inefficiente delle risorse aziendali, a seconda delle circostanze. Walmart ha speso oltre $18 miliardi per buyback negli ultimi 3 anni (anno fiscale 2020, 2021 e 2022), di cui più della metà in quest’ultimo periodo. Anche per quanto riguarda i dividendi la spesa di Amazon in questi 3 anni è stata pari a poco più di $18 miliardi. La società ha pagato per la prima volta dividendi nel 1974 e da lì in poi non ha mai smesso di incrementarli anno dopo anno, entrando quindi a far parte delle Dividend Aristocrats, una prestigiosa lista di aziende facenti parte dell’S&P 500 che hanno aumentato i dividendi per almeno 25 anni consecutivi.

Essendo una delle società più grandi ed importanti negli USA, Walmart è partecipata da oltre 2.700 fondi di investimento di varie dimensioni, che detengono oltre $120 miliardi di azioni Walmart. Le partecipazioni maggiori sono detenute da Vanguard, BlackRock, State Street, Geode Capital Management, T. Rowe Price, Bank of America e Morgan Stanley, e anche da altri investitori istituzionali come il fondo pensione californiano (California Public Employees Retirement System) e il fondo sovrano globale norvegese (Government Pension Fund Global).

Il rendimento delle azioni Walmart nel lungo periodo è stato molto alto, come evidenziato dal grafico. Un investimento cominciato nel 1994 in Walmart (quando era già una società matura), avrebbe fortemente sovraperformato l’S&P 500, con un investimento di $10.000 che avrebbe oggi un valore di $180.000 nella società fondata da Sam Walton e di $140.000 nell’indice S&P 500. Le azioni Walmart hanno inoltre mostrato una volatilità (misurata dalla deviazione standard) simile a quella dell’indice sia su un arco temporale di 3 anni sia di 5 anni).

La valutazione di Walmart potrebbe sembrare alta se si guarda al P/E ratio, attualmente pari a circa 44x. Tuttavia, è bene ricordare che gli utili di Walmart, come scritto prima, sono molto volatili e capita di riportare trimestri anche in perdita (come successo nel 2018, 2020 e 2022). Questo può far schizzare in alto il P/E, essendo un parametro inversamente proporzionale all’utile riportato, a parità di prezzo delle azioni. Per quanto riguarda il multiplo del fatturato (P/S ratio, che si calcola come rapporto tra prezzo e fatturato per azione) è rimasto nella fascia 0,50-0,80x dal 2018 a inizio 2023.

In conclusione, Walmart è senza dubbio una delle aziende più grandi e importanti al mondo. Con un fatturato annuale di centinaia di miliardi di dollari e una presenza globale in 27 paesi, è difficile sottovalutare l’impatto che ha sull’economia mondiale. Nonostante le sue dimensioni colossali, tuttavia, valutare il suo successo finanziario non è sempre facile. A causa della sua vasta gamma di prodotti e servizi, Walmart è esposta a una serie di fattori che possono influire sulla sua performance finanziaria. Tuttavia, la società ha dimostrato di essere resiliente nel corso degli anni, aumentando costantemente i dividendi e creando una presenza significativa nel mercato online. Il leggendario fondatore Sam Walton ha guidato l’azienda alla grandezza che conosciamo oggi, e la sua eredità continua a essere sentita in tutto il mondo attraverso il successo di Walmart.

Fonti:

  • Bloomberg
  • Companiesmarketcap
  • Investing
  • Macrotrends
  • Statista
  • Sustainalytics
  • US Funds
  • Walmart
  • YCharts

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