Investimenti

Le terre rare: perché sono così importanti per l’economia globale

6 marzo 2023

Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici che si trovano in piccole quantità all’interno di rocce e minerali. In particolare, le terre rare sono fondamentali per la transizione ecologica poiché vengono utilizzate nella produzione di batterie per veicoli elettrici, pannelli solari e turbine eoliche, ma anche in molte altre industrie. La loro importanza è destinata ad aumentare sempre di più in futuro a causa dell’aumento dell’utilizzo di tecnologie rinnovabili e della necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Esse sono anche utilizzate in molti altri campi, tra cui la medicina, la tecnologia, la difesa e l’aerospazio.

Questo fa sì che la domanda di terre rare sia in costante aumento e si prevede che la richiesta globale di questi elementi potrebbe aumentare moltissimo rispetto ai livelli attuali nei prossimi anni. Pertanto, l’estrazione e la lavorazione delle terre rare rappresentano sicuramente una sfida cruciale per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell’economia globale.

In questo articolo in collaborazione con VanEck vediamo i principali aspetti riguardanti le terre rare. VanEck è un’importante società di gestione patrimoniale nata nel 1955 che gestisce $68 miliardi di asset, di cui oltre la metà nel mercato azionario (al 30 settembre 2022).

Puoi visitare il sito web di VanEck cliccando qui.

Nei prossimi decenni, l’economia globale è destinata ad una delle più grandi trasformazioni di sempre: la transizione verso la produzione e l’utilizzo di energia pulita. Questo vale sia per i Paesi sviluppati, sia per quelli in via di sviluppo, che ad oggi producono una quantità crescente di emissioni a causa dell’aumento della loro popolazione e dell’introduzione di nuovi servizi.

 

Per supportare la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi di medio-lungo periodo, le terre rare saranno fondamentali. La loro importanza per la transizione ecologica è stata recentemente evidenziata da diversi studi: ad esempio, uno studio del 2020 pubblicato sulla rivista Nature Energy ha mostrato che l’utilizzo delle terre rare nella produzione di motori elettrici per veicoli è aumentato del 900% dal 2010 al 2018. Questo aumento è stato principalmente dovuto alla crescente domanda di veicoli elettrici, che è sicuramente destinata ad incrementare nei prossimi anni.

Come si vede nella tabella sottostante, tecnologie come la produzione di energia eolica, l’Energy Storage o il nucleare dovranno essere supportati da una grande offerta di metalli, incluse le terre rare:

In sintesi, le terre rare sono fondamentali per la transizione ecologica poiché sono utilizzate in una vasta gamma di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile.

Dove vengono estratte le terre rare?

La maggior parte delle riserve mondiali di terre rare si trovano in paesi come Cina, Australia e Brasile. La Cina, in particolare, è il principale produttore mondiale di terre rare, con una quota di produzione del 70% nel 2022, secondo uno studio dello US Geological Survey. (Fonte: USGS)

Questo elevato tasso di dipendenza dalla Cina per le terre rare può rappresentare un rischio per l’economia globale, poiché potrebbe portare a interruzioni dell’approvvigionamento e aumenti dei prezzi a causa di tensioni commerciali. Pertanto, molti paesi e aziende stanno cercando di diversificare i loro fornitori e di sviluppare fonti alternative di terre rare. Inoltre, l’estrazione delle terre rare spesso avviene in Paesi in via di sviluppo, che possono avere problematiche relative alla governance e alla sostenibilità ambientale.

Nel 2022 è arrivata un’importante notizia per l’avanzamento ecologico di tutta l’Unione Europea: è stato scoperto un grosso giacimento in Sardegna, che potrebbe contenere un enorme quantità di metalli strategici. La scoperta di un giacimento di terre rare in Sardegna potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Unione Europea di assicurarsi un accesso sicuro e stabile a materie prime critiche, essenziali per la transizione energetica verde. Secondo uno studio dell’Università di Ferrara, finanziato da fondi europei, la cava di Buddusò, in provincia di Sassari, custodirebbe uno dei più importanti giacimenti europei di terre rare. Questa scoperta rappresenta un’opportunità per l’UE di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e di ridurre la dipendenza da altri paesi. Tuttavia, la competizione economica e la crescente domanda di materie prime critiche pongono sfide importanti per l’UE, che deve agire rapidamente per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e la competitività.

La scoperta del giacimento di terre rare in Sardegna rappresenta quindi un’opportunità per l’Italia di diventare un produttore di materie prime critiche e di ridurre la propria dipendenza da importazioni. Per capitalizzare questa opportunità, sarà necessario investire molto in infrastrutture e tecnologie adeguate ad estrarre e lavorare le terre rare in modo sostenibile e competitivo. (Fonte: L’Unione Sarda)

Di recente l’Europa ha fatto un ulteriore passo avanti per le terre rare. Infatti, è stato scoperto un altro potenziale grande giacimento in Svezia. Il nuovo deposito di terre rare si trova a Kiruna, nel profondo nord della Lapponia svedese, e si stima contenga 1 milione di tonnellate di ossidi di terre rare, sufficienti per soddisfare gran parte della domanda futura dell’UE per la produzione dei magneti permanenti necessari per i motori elettrici e per le turbine eoliche. Anche questo giacimento rappresenta un’opportunità per l’Europa di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e di ridurre la dipendenza da paesi terzi, soprattutto dalla Cina che attualmente fornisce la quasi totalità delle terre rare che l’UE utilizza. (Fonte: NPR).

Quali sono le più importanti terre rare?

Le terre rare, come detto, comprendono 17 elementi chimici e ognuna di loro trova delle specifiche applicazioni in diversi campi. Ecco 4 elementi del gruppo delle terre rare, ricordando che ce ne sono molti altri con proprietà e utilizzi specifici.

  • Neodimio (Nd): è uno degli elementi più importanti del gruppo delle terre rare. Viene utilizzato principalmente nella produzione di magneti per motori elettrici, come quelli utilizzati in veicoli elettrici e turbine eoliche (Fonte: RSC). La richiesta industriale di neodimio sta crescendo rapidamente a causa dell’aumento dell’utilizzo di tecnologie green, e la domanda totale è prevista raddoppiare dal 2020 al 2030 per le turbine eoliche. (Fonte: IEA) Le aziende stanno rispondendo velocemente: ad esempio, MP Materials ha annunciato un investimento da $700 milioni in Texas per l’estrazione di neodimio e altri materiali che verranno forniti a General Motors per la realizzazione di 500.000 motori elettrici (Fonte: MP Materials)

 

  • Terbio (Tb): utilizzato principalmente nella produzione di laser, nonché in alcune applicazioni mediche e nella realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare. La domanda di terbio è attesa crescere fortemente nei prossimi anni a causa dell’aumento di tecnologie green. Il terbio è anche un elemento fondamentale nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori e rappresenta dunque un importante metallo strategico. (Fonte: IEA)

 

  • Gadolinio (Gd): utilizzato principalmente nella produzione di magneti permanenti per MRI (Risonanza magnetica) e in alcune applicazioni tecnologiche e nucleari, come ad esempio i sistemi di spegnimento di emergenza dei reattori. Questo elemento è molto importante nella produzione di leghe, poiché ne basta una piccola percentuale per migliorare la resistenza alle temperature. (Fonte: RSC)
  • Cerio (Ce): utilizzato principalmente nella produzione di catalizzatori per automobili e in alcune applicazioni chimiche. La domanda di questo materiale è sicuramente destinata a crescere nei prossimi anni a causa dell’aumento dell’utilizzo di tecnologie rinnovabili e della necessità di ridurre le emissioni di gas serra delle auto. In ogni caso, il cerio è l’elemento più comune tra le terre rare (con una diffusione pari a quella del rame). (Fonte: Treccani)

Quanto costano le terre rare?

Il prezzo di molte terre rare è stato in aumento negli ultimi anni a causa della crescente domanda da parte dell’industria della tecnologia e della produzione di energia pulita.

Ognuno degli elementi che compongono il gruppo delle terre rare ha delle dinamiche di prezzo specifiche che derivano dall’incontro tra domanda e offerta e dalle condizioni di liquidità del mercato. Ecco, ad esempio, l’andamento del prezzo del neodimio negli ultimi 10 anni: da metà 2020 a inizio 2022 si è visto un importante incremento del +250%. (Fonte: DailyMetalPrices)

Quali società sono impegnate nell’estrazione delle terre rare?

La grande maggioranza dell’estrazione di terre rare avviene, come detto, in Cina, e le più grandi società al mondo di terre rare sono proprio cinesi. Ecco 4 grandi società di terre rare quotate in Borsa:

  • Zhejiang Huayou Cobalt Co: conosciuta anche come Huayou Cobalt, è una società cinese fondata nel 2002 specializzata nella vendita di cobalto e componenti per batterie a ioni di litio. Quotata alla Borsa di Shangai, Huayou Cobalt ha fatturato circa CNY 61 miliardi ($9 miliardi) negli ultimi 12 mesi, riportando CNY 4,75 miliardi ($0,66 miliardi) di profitto netto. (Fonte: Financial Times)

 

  • China Northern Rare Earth: fondata nel 1961, è oggi una delle maggiori società per produzione al mondo e della prima società di estrazione di terre rare quotata in Cina. China Northern Rare Earth ha una capacità di produzione di oltre 000 tonnellate annue di terre rare e oltre 100.000 tonnellate di altri metalli. (Fonte: reht.com)

 

  • Pilbara Minerals: è la più grande società australiana quotata in ambito terre rare ed è leader mondiale nella vendita di litio e altri metalli. La sua importanza strategica per l’intero Paese ha portato il Governo australiano ad un prestito di circa $250 milioni alla società per l’espansione nella produzione di terre rare (Fonte: Fool). Pilbara Minerals ha una capitalizzazione di circa $10 miliardi, con una crescita del prezzo delle azioni di oltre il +450% dal 2017 a fine 2022, secondo dati di Google Finanza.

 

  • Lynas Rare Earths: si tratta di un’altra società australiana, specializzata nell’estrazione di neodimio, cerio ed altre terre rare. Le estrazioni avvengono soprattutto in Australia, nel giacimento di Mt Weld (una delle maggiori riserve) mentre la lavorazione avviene in impianti specializzati in Malesia. (Fonte: Lynas Rare Earths). Nel 2022 (anno fiscale), ha fatturato AUD 920 milioni ($650 milioni), con una crescita dell’88% rispetto all’anno precedente, e ha ottenuto un profitto netto di AUD 540 milioni ($370 milioni), secondo quanto riportato dai dati di Financial Times.

 

Come investire nelle terre rare?

Terre rare e metalli strategici possono essere fisicamente acquistati, ma questa modalità di investimento richiede più tempo e risorse rispetto all’alternativa dei mercati finanziari. Ad esempio, è possibile comprare azioni singole quotate in Borsa oppure fare ricorso a fondi ed ETF.

VanEck ha creato un ETF, chiamato VanEck Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF, che permette di investire in un paniere di circa 25 società che si occupano di estrazione e vendita di metalli e terre rare. Questo ETF segue l’indice MVIS Global Rare Earth/Strategic Metals Index e ha un patrimonio netto di $128 milioni e un TER (Total Expense Ratio) dello 0,59%. Oltre alle società nominate in precedenza, questo ETF ha anche posizioni in Livent, Allkem, Ganfeng Lithium Group e Shenghe Resources Holding.

Il fondo investe soprattutto in società quotate australiane e cinesi, ossia dei due Paesi leader nell’esportazione di terre rare.

Fonti:

  • Informazioni importanti

    Esclusivamente per scopi informativi e pubblicitari.

    Queste informazioni sono redatte da VanEck (Europe) GmbH che è stata nominata distributore dei prodotti VanEck in Europa dalla Società di gestione VanEck Asset Management B.V., costituita ai sensi della legge olandese e registrata presso l’Authority for the Financial Markets (AFM) dei Paesi Bassi. VanEck (Europe) GmbH con sede legale in Kreuznacher Str. 30, 60486 Francoforte, Germania, è un fornitore di servizi finanziari regolamentato dall’Ente federale tedesco di vigilanza dei servizi finanziari (BaFin). Le informazioni ivi contenute hanno l’unico scopo di offrire agli investitori indicazioni generiche e preliminari e non costituiscono in alcun modo consulenza d’investimento, legale o fiscale. VanEck (Europe) GmbH e le sue consociate e affiliate (congiuntamente “VanEck”) declinano ogni responsabilità in merito a decisioni di investimento, disinvestimento o di mantenimento delle posizioni assunte dall’investitore sulla base di queste informazioni. Le opinioni e i pareri espressi sono quelli degli autori, ma non corrispondono necessariamente a quelli di VanEck. Le opinioni sono aggiornate alla data di pubblicazione e soggette a modifiche in base alle condizioni del mercato. Alcune dichiarazioni contenute nel presente documento possono costituire proiezioni, previsioni e altre indicazioni prospettiche che non riflettono i risultati effettivi. Le informazioni fornite da fonti terze sono ritenute affidabili e non sono state sottoposte a verifica indipendente per accertarne l’accuratezza o la completezza, pertanto non possono essere garantite. Tutti gli indici menzionati sono studiati per misurare i settori e le performance di mercato comuni. Non è possibile investire direttamente in un indice.

    VanEck Asset Management B.V., la società di gestione di VanEck Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF (l'”ETF”), un comparto di VanEck UCITS ETFs plc, è una società di gestione UCITS costituita ai sensi della legge olandese e registrata presso l’Authority for the Financial Markets (AFM) dei Paesi Bassi. L’ETF è registrato presso la Central Bank of Ireland e replica un indice azionario. Il valore degli asset di un ETF può subire forti oscillazioni per effetto della strategia d’investimento. Se il valore dell’indice sottostante cala, anche il valore dell’ETF diminuisce.

    Gli investitori sono invitati a leggere il prospetto di vendita e i documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID) prima di investire in un fondo. Tale documentazione è disponibile in lingua inglese – e i KIID/KID in alcune altre lingue, a seconda del caso – e può essere ottenuta gratuitamente accedendo al sito www.vaneck.com o richiedendola alla Società di gestione.

    Tutte le informazioni sulle performance sono storiche e non costituiscono garanzia di risultati futuri. L’investimento espone a rischi, compresa l’eventuale perdita di capitale. Prima di investire, è necessario leggere il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID).

    Nessuna parte di questo materiale può essere riprodotta in alcuna forma né citata in un’altra pubblicazione senza l’esplicita autorizzazione scritta di VanEck.

    © VanEck (Europe) GmbH

Gli articoli più recenti:

Nota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.