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Il sentiment di mercato: cos’è e perché è importante

17 marzo 2023

I mercati finanziari non sono sempre del tutto razionali. Come possiamo vedere anche negli ultimi giorni, tra SVB, Credit Suisse e l’andamento del prezzo delle obbligazioni, eventi inattesi e incertezza possono fare da “padroni” nei movimenti dei prezzi e possono rendere ancora più difficile il processo di investimento.

Per avere successo negli investimenti, è importante avere una conoscenza solida delle dinamiche dei mercati e dei fattori che possono influenzare i prezzi degli asset. Uno di questi fattori è il sentiment di mercato, un concetto che sta guadagnando sempre più attenzione tra gli investitori e i trader. In questo articolo, esploreremo il significato del sentiment di mercato, la sua importanza e alcuni indicatori per poterlo seguire.

Cos’è il sentiment di mercato?

Il sentiment è il ‘sentimento’ o l’umore generale degli investitori riguardo a un particolare mercato finanziario o asset. In altre parole, si riferisce alla percezione che gli investitori hanno dell’andamento futuro del mercato o dell’asset in questione. Il sentiment di mercato può essere influenzato da una varietà di fattori, tra cui notizie economiche, eventi politici, commenti degli analisti e altro ancora. La somma di eventi e informazioni, che possono anche essere molto complesse e di difficile interpretazione, porta al formarsi del sentiment in un determinato momento.

Il sentiment di mercato può essere positivo, neutro o negativo. Quando il sentiment è positivo, gli investitori sono generalmente ottimisti riguardo alle prospettive future del mercato o dell’asset, e ciò può portare ad un aumento dei prezzi. Al contrario, quando il sentiment è negativo, gli investitori sono pessimisti riguardo alle prospettive future e questo può portare ad una diminuzione dei prezzi.

Quando il sentiment di mercato è positivo, gli investitori tendono ad essere più inclini a puntare sulle azioni, poiché si aspettano che i prezzi salgano in futuro. Tuttavia, quando il sentiment è negativo, gli investitori spesso cercano asset considerati più sicuri, come le obbligazioni, l’oro e altre materie prime, o le azioni di società più stabili, come le utilities.

Ciò è dovuto al fatto che, in periodi di incertezza e volatilità, gli investitori tendono a cercare asset meno rischiosi e più stabili, in cui investire i propri soldi. Le azioni di società più stabili, come le utilities, sono spesso considerate un rifugio sicuro dagli investitori, poiché i loro prezzi sono meno soggetti a grandi fluttuazioni in periodi di turbolenze di mercato.

Inoltre, le obbligazioni sono considerate uno dei titoli più sicuri, in quanto offrono un rendimento fisso e stabile, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. L’oro e altre materie prime sono spesso considerati come una sorta di “assicurazione” per il proprio portafoglio, in quanto il loro valore tende a crescere in periodi di incertezza economica. Dunque, gli investitori adottano una strategia di investimento più conservativa quando il sentiment di mercato è negativo, cercando di proteggere il proprio portafoglio da eventuali perdite o da eccessiva volatilità. Al contrario, quando il sentiment è positivo, gli investitori possono assumere una posizione più aggressiva e cercare di sfruttare le opportunità di crescita del mercato, puntando anche su asset più “speculativi”.

Come misurare il sentiment di mercato?

Il Fear & Greed Index, pubblicato da CNN, è uno degli indicatori più noti e utilizzati dagli investitori e dai trader per valutare il sentiment di mercato. Questo indicatore tiene conto di sette indicatori diversi per calcolare un punteggio che indica il grado di “paura” o “avidità” degli investitori sui mercati finanziari. Sulla base di questi indicatori, viene generato un punteggio che va da 0 a 100, in cui 0 indica estrema paura e 100 indica estrema euforia sui mercati.

Come sta andando il Fear & Greed Index?

Nel grafico possiamo osservare l’andamento del Fear & Greed nell’ultimo anno. Come si vede facilmente, l’indice è al momento su un valore di circa 26, che indica molta paura sui mercati.

Il Fear & Greed Index tiene conto di 7 indicatori diversi per calcolare il proprio punteggio.

  • Market Momentum: si tiene conto dell’andamento del mercato azionario (S&P 500) calcolando la media mobile del valore dell’indice negli ultimi 125 giorni. Se il momentum rallenta, si tratta di un segnale di paura sui mercati, mentre se aumenta si tratta di un segnale di possibile euforia.
  • Stock Price Strenght: questo valore indica il numero di aizoni che stanno salendo rispetto a quelle che stanno scendendo nel mercato statunitense. In particolare, indica il numero di azioni presenti sul NYSE in massimi a 52 settimane rispetto a quelle in minimi a 52 settimane, ovvero un anno. Quando ci sono molte più azioni in massimi che in minimi, questo è un segnale rialzista e indica euforia, e viceversa.
  • Stock Price Breadth: anche questo indicatore va a vedere come si stanno comportando le azioni. In particolare, come definito da CNN, “Questa misura si concentra sulla quantità, o volume, di azioni presenti sul NYSE che stanno salendo rispetto al numero di azioni che stanno diminuendo. Un numero basso (o addirittura negativo) è un segnale ribassista. Il Fear & Greed Index utilizza il diminuire del volume degli scambi come segnale di paura”.
  • Put/call ratio: questa misura tiene conto del rapporto tra le opzioni put e le opzioni call, utilizzato come indicatore di paura o avidità. Quando il rapporto tra le opzioni put e le opzioni call sta aumentando, di solito è un segnale che gli investitori stanno diventando più nervosi. Un rapporto superiore a 1 è considerato ribassista.
  • Volatilità: il Fear & Greed tiene anche conto del VIX, il famoso “indice della paura” che, sulla base dell’andamento dei prezzi delle opzioni, misura la volatilità attesa nell’S&P 500 per i successivi 30 giorni.
  • Safe haven demand: questo indicatore tiene conto della domanda di asset sicuri (obbligazioni governative USA) rispetto ad asset più rischiosi (mercato azionario).
  • Junk Bond Demand: si tratta della differenza di rendimento (Yield Spread) tra le obbligazioni “spazzatura” (junk bond) e i bond di alto livello, ossia gli IG (investment Grade). Come definito da CNN, “Una differenza (o spread) più piccola tra i rendimenti dei bond spazzatura e quelli più sicuri emessi dal governo è un segnale che gli investitori stanno assumendo più rischio. Uno spread più ampio indica maggiore cautela. Il Fear & Greed Index utilizza la domanda di bond spazzatura come segnale di euforia”.

Naturalmente, il Fear & Greed non è l’unico indice del sentiment di mercato. In teoria, potrebbe essere sufficiente osservare i prezzi degli asset, che, sulla base della teoria dei mercati efficienti o quasi efficienti, dovrebbero riflettere tutte le informazioni pubblicamente disponibili. Tuttavia, questo non è sempre valido poiché notizie inattese o altri eventi possono condizionare momentaneamente i prezzi, e dunque per avere un’idea più accurata e completa del sentiment è necessario guardare a più indicatori.

Il team di Nabila sta lavorando ad un indice personalizzato, qui chiamato “Nabila Index”, costruito sulla base di una serie di indicatori che comprendono, tra gli altri, anche il VIX, l’oro (in dollari), il prezzo di Bitcoin (sempre in dollari), l’indice MOVE (ICE BofAML MOVE Index, che indica la volatilità attesa sul mercato obbligazionario), e l’andamento di alcuni settori dell’S&P 500.

Scriveremo dei contenuti a parte per questo indice e per spiegare tutte le sue componenti e cosa si può trarre dal suo andamento. Ricorda di attivare le notifiche su Instagram se non vuoi perdertelo.

Ecco nel grafico una versione semplificata di questo indice e del suo andamento settimanale negli ultimi 12 mesi rispetto all’S&P 500 (naturalmente si tratta soltanto di un esempio a scopo didattico e nessuna decisione andrebbe presa sulla base di questo indice o indici simili).

Fonti:

  • BBC
  • CNN
  • Yahoo Finance
  • Wall Street Journal

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Nota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.