Economia

Il Fondo Elliott: lo “squalo” degli Hedge Fund

26 dicembre 2022

Gli hedge fund sono una categoria talvolta “controversa” di fondi di investimento a causa della loro aggressività e delle particolari tecniche di investiemnto che attuano. Uno degli hedge fund più noti negli Stati Uniti e non solo è il Fondo Elliott.

Il Fondo Elliott (il cui nome completo è Elliott Investment Management LP e che è comunemente conosciuto semplicemente come Elliott) è un fondo di investimento che prende il nome dal suo fondatore, il famoso investitore e avvocato Paul Elliott Singer, e che si occupa non solo di gestione patrimoniale ma anche di private equity e operazioni di finanza straordinaria. Questo fondo è noto per le sue attività di arbitraggio e di acquisto di obbligazioni in default, spesso utilizzando la pressione pubblica e le azioni legali per ottenere il massimo ritorno sugli investimenti.

Il fondo Elliott è anche conosciuto per le sue attività di investimento a lungo termine in aziende in difficoltà, dove cerca di ottenere una partecipazione attiva nella gestione dell’azienda per contribuire a riportarla in utile. Per questo motivo, il fondo è un “activist investor”, ossia partecipa attivamente alla gestione della società andandone ad influenzare le scelte. Nonostante il suo successo finanziario, il fondo Elliott è stato oggetto di controversie per le sue strategie aggressive e spesso controverse. Una delle “tattiche” più note di Elliott è quella di pubblicare report e analisi pungenti che vanno contro l’attuale management di un’azienda, con lo scopo di effettuare cambiamenti nelle posizioni di rilievo.

Dalla fondazione nel 1977, il fondo Elliott ha ottenuto un rendimento medio annualizzato molto elevato, superiore al 13%, ma soprattutto ha saputo gestire molto efficaciemente le fasi di difficoltà sui mercati, andando in perdita soltato in 2 anni: nel 1998, con una perdita del 7%, e nel 2008, con un modesto calo del 3% durante la crisi finanziaria globale). Oggi il fondo e le società ad esso collegate contano circa 500 dipendenti, localizzati in tutto il mondo e soprattutto nei nuovi headquarters in Florida e conta su asset gestiti (al 2021) di oltre $46 miliardi. Il fondo è aperto ad investitori privati ed istituzionali e possiede anche due asset quotati al NYSE (Elliott opportunity II Corp. – sotto forma di SPAC incorportata a febbraio 2021 alle Isole Cayman con il simbolo NYSE:EOCW e Elliott opportunity II Corp. Warrants – NYSE:EOCW WS).

“One of the key elements of Elliott’s investment approach is its focus on the creation—not just identification—of value.”

Questa frase riassume l’approccio di Elliott: il fondo non va soltanto a ricercare opportunità di valore in ambito azionario e obbligazionario, ma cerca di intervenire direttamente (attraverso pressioni sul management o addirittura azioni legali) per aumenare il valore dei propri investimenti. Nel corso degli anni, questo approccio si è rivelato vincente per i rendimenti del fondo ma ha anche generato numerose polemiche per l’aggressività dell’approccio.

Il caso del debito sovrano argentino è probabilmente uno dei più noti coinvolgimenti del fondo Elliott. Il fondo Elliott, guidato dal suo fondatore Paul Elliott Singer, è stato coinvolto in una lunga battaglia legale con l’Argentina per ottenere il pagamento delle obbligazioni in default del paese.

La storia del debito sovrano argentino risale agli anni ’90, quando il paese ha subito una grave crisi economica. Nel corso degli anni, l’Argentina ha negoziato diverse volte il suo debito con i creditori, ma non è mai riuscita a raggiungere un accordo soddisfacente con tutti. Nel 2014, il governo argentino ha deciso di non pagare il suo debito in default, che ammontava a circa 15 miliardi di dollari. Una cifra molto importante, ma minore rispetto agli $80 miliardi del default del 2001.

Il fondo Elliott, insieme ad altri creditori come i fondi Aurelius e Bracebridge Capital, ha intentato una causa legale contro l’Argentina per ottenere il pagamento delle obbligazioni in default risalenti al 2001, che avevano un valore facciale di circa $620 milioni e che erano state acquisite per meno di $120 milioni. Nonostante la maggior parte dei creditori (il 93% del totale secondo alcune stime) avesse approvato un piano di ristrutturazione, il fondo Elliott, tramite le azioni del suo uomo di fiducia Jay Newman, ha sostenuto che l’Argentina fosse obbligata a pagare il debito in base agli accordi stipulati in precedenza e che il mancato pagamento fosse una violazione di questi accordi.

​​La battaglia legale di questo fondo di investimento è arrivata al culmine nel 2012 quando Elliott riuscì a sequestrare una grande nave della Marina Militare Argentina che in quel momento si trovava in Ghana, nel porto di Tema, con oltre 250 membri dell’equipaggio a bordo. Secondo la corte ghanese, la nave sarebbe rimasta in stat di sequestro fino al pagamento del debito da parte dell’Argentina, ma dopo circa due mesi venne lasciata andare. Nello stesso contesto, il fondo provò a sequestrare dei contratti satellitari tra l’Argentina e SpaceX, famosa società di Elon Musk, e a recuperare persino asset argentini custoditi presso banche centrali internazionali. 

La battaglia legale portata avanti da Elliott e da altri creditori è stata lunga e complessa, con numerose udienze e appelli in tribunali internazionali. Nel 2016, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso una sentenza a favore del fondo Elliott, ordinando all’Argentina di pagare il debito in default. Tuttavia, l’Argentina ha continuato a rifiutarsi di pagare, sostenendo di non avere i mezzi finanziari per farlo. Questo ha portato il fondo ad effettuare pesanti azioni di lobbying negli Stati Uniti che hanno portato di fatto l’Argentina ad essere esclusa dai mercati finanziari internazionali. Alla fine, lo stato sudamericano ha accettato di pagare circa $2,40 miliardi (compresi gli interessi di mora), facendo fruttare moltissimo l’investimento di Elliott.

Un altro caso molto eclatante è quello del Congo: a fronte di un investimento di $20 milioni in obbligazioni, che non erano state ripagate, il fondo ha avviato una pesante azione legale che gli ha fruttato un guadagno netto di oltre $70 milioni. Altro caso molto importante è quello del 1996 con il Perù: lo Stato sudamericano provò ad intentare una causa legale contro il fondo di investimento, che avrebbe acquisito crediti con il solo scopo di perseguire legalmente il Perù. Inizialmente Elliott perse la causa ma in seguito ad una pesante azione di lobbying la legge riguardante queste attività creditizie venne abrogata e del fondo riuscire ad incassare $58 milioni partendo da un investimento iniziale di “soli“ $11 milioni.

Il fondo è noto in Italia per aver acquistato un importante partecipazione nel Milan. Secondo i calcoli del calcio e finanza, elaborati dai bilanci del Milan e dello stesso fondo di investimento, il guadagno netto per Elliott sarebbe intorno ai €500 milioni, oltre agli interessi legati ad un prestito di €600 milioni effettuato alla stessa società.

Grazie a queste numerose operazioni attiviate e di carattere speculativo effettuate negli ultimi anni, il fondo e il suo proprietario si sono guadagnati il titolo di “squali“ nel mondo di Wall Street. Questa nomea spaventa molto i concorrenti di Eliot ma soprattutto le società che diventano un target di acquisizione di questo fondo senza scrupoli.

In cosa investe il fondo oggi?

Osservando i dati degli investitori istituzionali pubblicati da Nasdaq e aggiornati al 30 settembre 2022, il valore totale delle azioni detenute dal fondo è di $7,26 miliardi, suddivisi tra un totale di 22 posizioni, soprattutto nel settore energetico (37%), materiali (25%), e società industriali (23%).

Nella tabella possiamo osservare le prime posizioni del fondo e le ultime operazioni su tali posizioni. In questo periodo le posizioni abbandonate completamente sono state in Diamond Offshore Drilling (da $3,4 milioni) e in Principal Financial Holding (da $430.000), mentre le nuove posizioni sono state Triple Flag Precious Metals ($1,8 miliardi), iShares iBoxx Investment Grade CB ETF (fondo obbligazionario per $240 milioni), Cardinal Health ($160 milioni), Clarivate ($81 milioni) e Bausch Health ($100.000).

Il Fondo Elliott è una figura importante nel mondo finanziario e seguirlo può essere utile per capire le tendenze del mercato e le strategie di investimento utilizzate dai grandi hedge fund. Tuttavia, è importante ricordare che gli hedge fund come questo sono spesso impegnati in speculazioni finanziarie ad alto rischio e non sono adatti a tutti gli investitori. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre consigliabile fare una accurata valutazione del proprio profilo di rischio.

Inoltre, è importante evitare di copiare le strategie di investimento dei grandi fondi senza prima comprendere appieno i rischi e le conseguenze delle proprie azioni. Anche se le strategie degli hedge fund possono offrire opportunità di guadagno potenzialmente elevate, è importante ricordare che il rischio di perdere denaro è sempre presente e può essere significativo. Pertanto, è sempre importante fare una accurata valutazione del proprio profilo di rischio e investire solo il denaro che si è disposti a perdere.

Fonti:

  • CNBC
  • Elliott Investment Management
  • Nasdaq
  • The Economist
  • Yahoo Finance

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Nota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.