Investimenti

ARK e le Grandi Idee del 2022: dal social commerce ai wallet digitali

25 aprile 2022

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ARK Invest è una delle più popolari società di investimento negli Stati Uniti.

Il fulcro delle attività di ARK è l’innovazione: i numerosi fondi della compagnia spaziano dall’esplorazione spaziale, alla stampa 3D fino alla selezione di società con indici basati sulla “trasparenza” delle stesse.

Con un gruppo di analisti guidati da Cathie Wood esperti non solo in ambito finanziario ma soprattutto nei complessi ambiti tecnici in cui investe ARK e un’attenzione senza precedenti, il suo fondo flagship ARKK (ARK Innovation ETF) ha registrato un rendimento del 35% nel 2019, del 152% nel 2020 e poi del -23% nel 2021. Da inizio 2022 il fondo ha perso un’ulteriore 40% circa.

A inizio 2022 gli asset in gestione di questo fondo di ARK sono arrivati a quasi $30 miliardi, in netta crescita rispetto ai circa $2 miliardi di fine 2019.

Osserviamo il graifico.

Molti hanno paragonato i fondi di ARK, al loro picco o intorno ad esso, ad una bolla. Numerose società contenute nei fondi avevano raggiunto valutazioni altissime, alcune persino quasi senza generare un fatturato. Indipendentemente dalla correttezza della definizione di “bolla” per ARK, questo non inficia in alcun modo sulla qualità delle ricerche di questa società, un interessantissimo mix di finanza, scienza e speculazione.

Infatti, a prescindere dai rendimenti dei suoi fondi – dettati dall’opinione di mercato e dall’andamento dei tassi più che dalla bravura di Cathie Wood e del suo team – ciò che è interessante di ARK Invest sono proprio le sue ricerche nel campo dell’innovazione.

Si tratta naturalmente di un tema molto caldo a Wall Street: ARK Invest non è l’unica società ad occuparsene e neanche la prima, ma l’attenzione alla tecnologia e alle forze interconnesse che ne determinano lo sviluppo hanno reso le ricerche di ARK uniche e molto seguite sia da investitori professionisti che retail.

Già oltre cinque anni fa questa società analizzava le potenzialità tematiche alle quali gestori di fondi si sarebbero avvicinati solo molto dopo, come i veicoli elettrici o la blockchain.

Dal 2017, ARK rilascia ogni anno un reportBig Ideas” in cui, come suggerisce il nome, elenca e analizza alcune grandi idee tecnologiche che secondo ARK avranno una crescita molto rapida in quel periodo.

ARK requires a big idea to be investable and long-term” 

Partendo da queste idee e dalle relative tecnologie, ARK ne analizza i rischi e le potenzialità di medio-lungo periodo. Cathie Wood ha sottolineato che è importante avere un orizzonte temporale esteso quando si investe in innovazione: nel caso dei fondi di ARK il periodo di investimento è di 5 anni.

Le "Big Ideas" del 2022

Le ricerche di ARK si basano su un‘importante assunzione: le tecnologie prese in considerazione sono convergenti.

Ciò significa che bisogna tenere conto del fatto che queste tecnologie interagiscono tra loro, supportandosi e amplificando gli effetti dell’innovazione. Anche Charlie Munger, Vicepresidente di Berkshire Hathaway nonché uno degli investitori migliori della storia, con un approccio diametralmente opposto a quello di Cathie Wood – ha sottolineato l’importanza di forze diverse che spingono nella stessa direzione. Munger ha chiamato questo effetto “Lollapalooza Effect.”

Nell’analisi di ARK, vi sono 5 forze tecnologiche fondamentali convergenti, chiamate “Innovation Platforms”: Artificial Intelligence, Robotics, Energy Storage, DNA Sequencing, e Blockchain Technology.

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ARK fa anche una previsione importante: non solo, secondo le sue ricerche, queste “Innovation Platforms” cresceranno molto, ma, dall’altro lato, le azioni “non innovative” (nel cerchio grigio a sinistra) saranno destinate ad una crescita misera (del 3% composto dal 2020 al 2030).

Vediamo le caratteristiche di 5 trend innovativi nel report “Big Ideas 2022” associati alle più ampie tecnologie convergenti: Social Commerce, Wallet Digitali, Automazione Industriale, Razzi Riutilizzabili e Voli Ipersonici.

            1. SOCIAL COMMERCE:

Secondo stime di ARK, gli utenti di internet hanno speso ben il 38% del proprio tempo libero online nel 2020. La fine della pandemia non fermerà l’accelerazione dell’adozione di sempre più tecnologie e ARK prevede che nel 2030 gli utenti spenderanno più della metà del loro tempo libero online. Le piattaforme social – come sappiamo – si espandono ad una velocità sempre maggiore: osservando il tempo impiegato per raggiungere 1 miliardo di utenti attivi al mese, si nota una progressiva riduzione, dai quasi 9 anni per Facebook a poco più di 5 anni per TikTok.

Secondo ARK, il social commerce mette insieme la convenienza dello shopping online con I network effect dei social media. La previsione della società di Cathie Wood è che il social commerce arriverà a generare un quinto delle vendite online nel 2026, con un valore di oltre $3.700 miliardi annui.

            2. WALLET DIGITALI:

ARK sostiene che la penetrazione dei wallet digitali (come Cash App o Venmo) in ambito finanziario sarà enorme e avrà un impatto molto forte sui servizi finanziari tradizionali. Le previsioni sui wallet digitali di ARK sono di una crescita annualizzata del 70% negli USA e dell’80% su scala globale, raggiungendo un valore complessivo di $20.000 miliardi nei prossimi 5 anni.

Il valore di un singolo utente statunitense potrebbe raggiungere i $22.500 secondo la società di Cathie Wood.

Ciò che distingue questi servizi innovativi da quelli tradizionali sono User Experience di qualità superiore, grazie anche all’intelligenza artificiale – e ad altre tecnologie, facendo entrare in gioco la convergenza – e un costo di acquisizione utenti minore rispetto a quello delle banche.

            3. AUTOMAZIONE INDUSTRIALE:

Spesso il potenziale impatto delle nuove tecnologie di automazione sull’industria viene sottovalutato. Per comprenderlo, bisogna sottolineare ancora l’importanza della convergenza di varie tecnologie che spingono in un’unica direzione. Infatti, nel caso dell’automazione industriale, vi sono sia la robotica sia le tecnologie di 3D Printing in grado di rivoluzionare il settore industriale, insieme alle numerose applicazioni dell’intelligenza artificiale che ne aumentano l’efficienza.

ARK ha messo in evidenza i possibili benefici del 3D Printing sulla catena di produzione di veicoli elettrici, che hanno già contribuito al miglioramento dei processi per Volkswagen, Dana e Nissan. L’esempio di Nissan è chiaro: producendo alcune parti internamente con 3D Printing, la società giapponese è riuscita a ridurre i costi di tali parti di 200 volte e i tempi di attesa di 7 volte.

Un problema sottolineato dai critici dell’automazione è la presunta perdita di posti di lavoro. Se da un lato è vero che i robot potranno sostituire lavoro oggi svolti dall’uomo, è anche vero che l’automazione industriale già iniziata due secoli fa non ha portato a perdite nel medio-lungo periodo di posti di lavoro.

            4. RAZZI RIUTILIZZABILI:

Oggi l’industria del lancio e della gestione di satelliti è in fortissima crescita, per le telecomunicazioni e non solo. Società come SpaceX – che al momento non è quotata in Borsa – stanno avendo un enorme successo riuscendo a riutilizzare parti per più di dieci lanci consecutivi.

Questo non è soltanto un bene per l’ambiente, ma rappresenta una gigantesca innovazione dal punto di vista della riduzione dei costi e delle tempistiche. Anche in questo caso, l’innovazione deriva dalla convergenza di una serie di fattori: robotica, connettività, sensori, 3D Printing, capacità computazionale e non solo.

Dal 2004, il costo della banda larga via satellite è diminuito di 7.500 volte. Secondo le ricerche di ARK, tale costo scenderà di ulteriori 40 volte nei prossimi 5 anni grazie al nuovo progetto Starship di SpaceX. Dal punto di vista dei ricavi, ARK prevede che questo settore arriverà a $10 miliardi annui negli USA e $40 nel mondo nei prossimi 5-10 anni.

            5. VOLI IPERSONICI COMMERCIALI:

Volare a velocità superiori a quella del suono (circa 350 metri al secondo) è certamente possibile, ma finora non è stato economicamente fattibile per i voli commerciali. Ancora di più lo è volare a velocità ipersoniche, ossia pari a 5 volte la velocità del suono. Tra le tecnologie osservate nell’articolo, è forse quella più lontana. Tuttavia, società come la statunitense Hermeus stanno già lavorando a prototipi per prove nel 2023.

Secondo le ricerche di ARK, i passeggeri su voli a breve durata “sono disposti a spendere $15.000 in più per ogni 2 ore risparmiate”. Dunque, per risparmiare ad esempio 13 ore di volo in un viaggio New York – Giappone, i passeggeri sarebbero secondo ARK disposti a spendere anche $100.000. Di sicuro sarebbe, almeno all’inizio, un business per clienti super-ricchi, ma con l’innovazione esso potrebbe diventare accessibile a tutti. Se solo lo 0,06% dei 4,50 miliardi di passeggeri del 2018 optasse per viaggi del genere, il valore globale di questa industria sarebbe di $270 miliardi di ricavi. Vista così, non è impossibile.

Fonti:

  • ARK Invest
  • Google Finanza
  • Nasdaq
  • Yahoo Finance
  • YCharts

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Nota bene: lo scopo dell’articolo è esclusivamente didattico ed esso non deve intendersi come la promozione di un particolare investimento. Tutti i marchi citati sono dei relativi proprietari.